La gratitudine è alla base del nostro successo personale
Diciamo spesso che vorremmo avere qualcosa di diverso da quello che abbiamo… poi, cosa facciamo? Riusciamo a riconoscerci tre buoni motivi per essere grati di quello che è già nella nostra vita?

Spesso viviamo la nostra quotidianità con inerzia, per senso del dovere o perché non c’è nulla di meglio e bisogna accontentarsi.
La maggior parte delle persone sono più attente a quello che non c’è piuttosto che dare valore a ciò che hanno nella propria vita.
Davanti ad uno specchio, possono vedere anzitutto i propri difetti e dimenticarsi dei pregi. Talvolta, sembra che non ci sia altro che criticare… piuttosto che soffermarsi su tutte quelle parti di noi che sono apprezzabili, e su ciò che è amabile attorno a noi.

La nostra programmazione mentale può condurci inconsciamente a focalizzarci su ciò che è negativo, critico, avverso, piuttosto che vedere la parti di noi o della nostra vita che sono più apprezzabili. Non si tratta solo di quello che abbiamo acquisito dai nostri genitori e famiglia, ma dalla società che ci circonda.

Oggi, soprattutto, dobbiamo fare attenzione alla programmazione mentale esterna.
Ci si può sicuramente chiedere perché vi sia un tale programma, perché l’attenzione vada subito su ciò che non funziona piuttosto che su quello che è già funzionante… Oppure, perché la nostra attenzione sia diretta verso un argomento piuttosto che su altro.

Un motivo potrebbe essere che l’uomo tende a progredire e, per farlo, deve essere attento a ciò che va migliorato… Però, a volte, si tratta di essere bloccati sulla negatività e ciò porta a vedere il mondo con diffidenza, chiusura e senso d’impotenza.

Ti è mai capitato di essere in un momento di crisi con il tuo compagno e di temere di perderlo? Oppure di non aver più quella complicità e quella bella compagnia chiassosa dei tuoi figli, perché sono usciti di casa? Solo in quel momento ti accorgi di quanto quello che avevi prima fosse importante… Però, prima, gli davi quella stessa importanza?

Mi vengono in mente quelle persone che stanno con una persona ammalata e che si lamentano di tutti i sacrifici che devono fare per quella… perché non riescono a vivere la propria vita come vorrebbero… A volte sono proprio scuse, perché pensano che la vita vada sacrificata in qualche modo… Ciò viene vissuto in modo inconscio, con l’idea che non si possa fare altrimenti.

Vi sono poi quelli che pensano che la causa dei propri mali sia dovuta a un genitore, a un partner o a un datore di lavoro… Solo perché si cerca qualcuno con cui pigliarsela… Mentre non si ha abbastanza coraggio o fiducia in se stessi di potercela fare da soli e uscirne… Si tratta di riconoscere ciò che abbiamo e affinare gli strumenti.

Ci sono persone che hanno iniziato a criticarsi inconsciamente e che, prese dalla propria insoddisfazione, criticano spesso qualcosa o qualcuno perché non è come vorrebbero.

È però possibile cambiare rotta! Come? Cambiando il programma mentale e direzionando la propria attenzione su ciò che funziona, su ciò che è apprezzabile e di valore nella nostra vita… Grazie ad alcune tecniche di PNL che utilizzo nel mio coaching, molte persone hanno cambiato la loro visione. Per alcuni ci vuole più tempo, ma ciò che importa è fare dei piccoli passi avanti che siano rispettosi della propria natura.

Progredire nel vero senso della parola, conoscendosi profondamente e vivendo con l’attenzione verso ciò che ci fa stare bene, ci permette di essere meno manipolabili dall’esterno. Significa poter dirigere la propria vita con più padronanza.

Un esercizio che ti consiglio di fare è questo:

1. Ti consiglio di annotare su un quaderno i tre buoni motivi per cui essere grati della giornata che hai appena concluso.
Fallo alla sera, prima di addormentarti, riferendoti a tre fattori o eventi che sono accaduti. Potrebbe trattarsi di qualche tua conquista personale, qualcosa che ti ha dato soddisfazione, appagamento, e che corrisponde a ciò che volevi realmente fare e ottenere.

Ci sono sempre tre buoni motivi per essere grati. Solo che a volte non siamo così attenti a trovarli o a riconoscerli.
Ci vuole un vero e proprio allenamento… Solo che alcuni pensano che non sia necessario e che vada già bene così, e che tutto si sistemi da solo.
Io invece sono dell’opinione che si debba essere padroni della propria vita e che, come gli sportivi, ci si debba allenare per sviluppare le proprie risorse, per riconoscere i propri pregi e alimentare ciò che c’è di buono in tutti noi e nello nostra vita.

2. Dopo una settimana, rileggi ciò che hai scritto ed evidenzia le conquiste, i tratti, gli eventi che ti hanno suscitato più gratitudine, più riconoscimento di te e di ciò che hai fatto.

3. Al mattino, fatti ispirare da tutto quello che c’è già di buono e a tua disposizione nella vita, ricordatelo. Poi, parti col proposito che sarà una giornata piena di entusiasmo, mentre farai ciò che ti sei prefissato.

Un corso per alimentare la tua gratitudine e l’amore per te stesso:

Ho pensato di creare il corso AMATI in 21 giorni, la cui durata è quella delle vita delle nostre cellule. L’amore per se stessi è fondamentale per vivere più felici ed essere più padroni di sé. Ci permette di essere noi stessi, di poterci esprimere con maggiore libertà, di poter esaltare parti di noi che altrimenti resterebbero oscurate o inascoltate.
È difficile vedere la bellezza in noi, apprezzarci ed essere profondamente grati per la vita senza amore… Che tipo di progresso può esserci senza considerare la nostra natura?

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Claudia Mengoli
LA VERSIONE PIU GRANDE
Progresso e Benessere
www.claudiamengoli.it

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