Esiste un progetto interiore che come scopo utlimo abbiamo da rendere visibile. 

Non bisogna demordere dal fare ciò che sentiamo come un forte richiamo in noi.

Estratto dal libro:

“Una notte, attraverso un sogno, mi ritrovai in cima a una montagna. Ero giunta fin lì con tanta tenacia e con il desiderio di vedere realizzata la mia opera di progresso e benessere. Mi ritrovai immersa in una bellissima foresta tropicale, che risaltava con il suo verde lussureggiante e meraviglioso. Di fronte a me, una cascata di acqua cristallina si gettava nella vallata sottostante. Mi spostai e attraversai un varco per accedere a un ecosistema che mi pareva sconosciuto. Raccolsi alcuni oggetti da terra e li misi in una valigia. Infine, udii una Voce chiedere: «Chi è il vincitore?». A eco vi fu questa risposta: «è lei la vincitrice», alludendo a me. Mi venne donata una coppa, recata dal Saggio, un altro dei personaggi junghiani. Egli mi spiegò quanto sia importante trarre insegnamento da ogni circostanza, anche da quelle che vorremmo evitare perché non ci fanno sentire in pace e bene come desidereremmo. Poi disse: «Certo, c’è un allenamento da fare, vi sono limiti e dubbi da superare, ma sappi che puoi giungere dove le tue visioni ti conducono. Tu sai che puoi creare ogni giorno con il tuo pensiero, le tue emozioni e le tue azioni. Non avere fretta e impara ad apprezzare ogni passo che ti porta verso la meta. Ricorda di volare alto come un’aquila e di non ritrovarti tra le inezie senza senso, in cui spesso l’uomo si trova, rischiando di perdersi senza rendersene conto. Lascia che la tua fede ti guidi; non perderla per ciò che ti rappresenta.”