È assodato che le aziende vogliono sempre più dei dipendenti che sanno supervisionare e dirigere altri lavoratori. Vogliono responsabili carismatici e abili nel sapersi destreggiare tra i conflitti che possono nascere all’interno di un reparto. Spesso non vengono ben gestiti. È dunque utile avere dei leader in azienda che sappiano comprendere i contrasti e coltivare relazioni “sopra e sotto”. Ciò permette di migliorare la catena organizzativa e di trarne vantaggi in ogni modo.

Ci vogliono persone che sappiano ispirare, valutare, motivare, incoraggiare e disciplinare.

Un’azienda ha successo solo quando è guidata da responsabili che sanno ispirare e guidare verso ideali e obiettivi condivisi. Anche se non sempre la leadership viene utilizzata per fini comuni o altruistici. Spesso per quelli egoistici, sfruttando il consenso a proprio vantaggio. Talvolta vi sono dei leader che sono pure arroganti, che non si pongono in ascolto di chi fa parte dello stesso sistema… Solo perché gerarchicamente si sentono migliori o in una posizione privilegiata, ma questo può creare problemi. Forse, ci vuole qualcuno che abbiamo una visione super partes, che non sia troppo coinvolto.

Fa sicuramente la differenza gestire con leadership, utilizzando l’ascolto.

Ci vogliono leader in azienda che sappiano comunicare e ascoltare, oltre che favorire la collaborazione per raggiungere obiettivi comuni. Ormai i vecchi metodi di controllo e i comportamenti di compiacenza non funzionano più. Piuttosto bisogna sostituirli con rapporti basati sulla fiducia e sulla lealtà. In tale modo possono esserci degli scambi che sono più fluidi. Di conseguenza, vi sono meno complicazioni nella produzione.

Va anche detto che, se un leader non ha empatia coi propri collaboratori, vi è dissonanza e possono insorgere difficoltà nell’organizzazione. Può esserci un allungamento dei tempi di produzione, oltre a delle problematiche che rallentano e creano stress. Al contrario, avere empatia coi propri collaboratori permette al manager di avere più successo e un reparto che funziona meglio per la produzione. Ciò crea benessere.

Non si può imputare tutta la responsabilità a un capo reparto o a un manager se le cose non funzionano…

Tutti devono sentirsi responsabili del proprio operato e tutti hanno il diritto di comunicare il proprio pensiero. Per esempio, mi sono ritrovata in una situazione lavorativa dove molti dipendenti additavano i vari responsabili come gli unici colpevoli. Ovviamente, in un momento difficile per l’azienda… Ma in pochi andavano a comunicare con sincerità i loro pensieri. Ciò non ha funzionato, non ha portato a un miglioramento, bensì ad altro.

Tutti devono sentirsi responsabili all’interno del sistema in cui si ritrovano.

Ogni dipendente deve sapersi auto-regolare e deve riconoscere la propria responsabilità in ogni azione, sentimento e pensiero. Ciò non preclude che vi debba essere un responsabile addetto alla supervisione e che sappia raccogliere informazioni utili per il progresso. Il leader in azienda deve avere la capacità d’intravedere i lati positivi e negativi del sistema. Deve saper prendere delle decisioni, anche quelle che paiono insensate o scomode, ma che possono essere vincenti a lungo raggio.

Poi, non tutti i responsabili hanno la capacità o la possibilità di selezionare il proprio organico. Non tutti si ritrovano con personale facile da gestire e non tutti sono capaci di ascoltare in un certo modo. Spesso non vi è nemmeno il tempo di farlo! Qualcuno può essere bravissimo come tecnico, ma come responsabile di reparto potrebbe mancargli qualche abilità. Per questo offro il mio coaching come supporto.

Vi sono leader improvvisati oppure leader dalla nascita, uno di questi un giorno disse:

Il mio successo è dovuto al fatto di assumere persone più intelligenti di me. Le faccio partecipare alle mie attività con motivazione, dò loro un buon lavoro da compiere e ho fiducia nel risultato. Ciò mi permette di lasciarle andare avanti da sole, mentre io posso concentrarmi sulla visione d’insieme.

Claudia Mengoli – Coach & Healing – Trasforma la tua vita!

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