Oggi tra i partecipanti al mio corso Amati in 21 giorni, qualcuno mi ha chiesto come poter trasmutare in modo costruttivo la rabbia per un collega. Anzitutto ci tengo a rimarcare la differenza tra trasformazione e trasmutazione.

La trasformazione avviene quando comprendi il perché di qualcosa e apporti un cambiamento di pensiero e comportamento. Per esempio, capisci che hai certi comportamenti per via di un trauma, per lealtà familiare, e vai a fondo per comprendere cosa hai bisogno di lasciar andare. Oppure inizi a cambiare pensieri e comportamenti partendo dai tuoi sentimenti. Ti chiedi dunque: “Cos’è che mi fa arrabbiare tanto?”

Passi dalla critica distruttiva a un comportamento costruttivo utilizzando una determinata esperienza. Puoi ripulirti da convinzioni o memorie che non ti fanno sentire a posto con te stesso e fare spazio a qualcosa che è più funzionale per te.

Come puoi apportare la trasformazione? Iniziando ad ammettere quello che senti e a comprendere quali sono i pensieri riguardo la tal cosa o persona.

Prendere consapevolezza di sé ci dà l’opportunità di poter cambiare comportamento o modo di pensare. In tal modo attiviamo una trasformazione che non è così automatica e immediata. Ci vuole del tempo perché le nuove connessioni neurali si formino e s’indeboliscano quelle vecchie! Non si tratta solo di diventare consapevoli, di pensare in modo nuovo, ma anche di sentire e agire diversamente.

Bisogna essere stimolati al cambiamento da una motivazione di fondo. Ad esempio, la persona che vuole convertire la sua rabbia verso il collega è una persona che ha ormai compreso come arrabbiarsi contro l’altro non migliori la propria vita. In effetti, ognuno di noi deve fare il suo cambiamento, considerando il confronto con l’altro lo stimolo necessario per smuoversi da una situazione che non è più appagante.

Ciò che possiamo raggiungere con la trasformazione, ovvero con un cambio di forma, è aumentare la qualità della nostra vita in modo più consapevole. Possiamo vivere in modo più responsabile, con più padronanza e anche con maggiore serenità.

Come avrai già capito la trasformazione inizia da un livello che la maggior parte delle persone riesce a seguire con la mente, ma per essere definitiva deve continuare ad agire su altri livelli e in profondità.  

La trasmutazione avviene quando l’evoluzione è a livello profondo di Dna. La possiamo anche chiamare mutazione, ovvero è l’esperienza che porta a una trasformazione profonda senza aver necessariamente praticato un cambio consapevole di convinzioni e comportamenti. .

Ricordo che da ragazzina si parlava di un uomo anziano, che abitava poco distante dalla gelateria dove lavoravo con mia madre. Si era ammalato gravemente, ma all’improvviso aveva iniziato a pregare. Era sbalorditivo che lo stesse facendo perché non aveva mai creduto in Dio e nei Santi. Forse la paura della morte lo aveva portato fino a lì. La paura era stata funzionale per farlo morire in pace. Sembrava che fosse stato folgorato anch’esso come San Paolo sulla via di Damasco. 

Ci sono dunque guarigioni che agiscono nel profondo, e alle quali possiamo accedere per via inconscia anziché conscia. A volte crediamo che una semlplice pastiglia o un vaccino possano preservarci la salute, ma questa deve essere vista in modo più ampio a 360°. Il nostro benessere dipende dalla qualità della vita che stiamo conducendo, da quanto ci sentiamo appagati e felici. Dobbiamo considerare l’ambiente in cui viviamo e in cui lavoriamo, dai rapporti che abbiamo. Incidono le memorie e i programmi che fanno già parte della nostra struttura psichica. Ma questi possono essere trasformati o trasmutati consciamente, ad un certo punto della vita. Oppure può succedere di convertirsi nel profondo a livello inconscio, di usare la paura della morte per vivere in pace.

Chi di noi non ha vissuto traumi? Chi di noi non ha provato rabbia, risentimento, rancore per un’ingiuria, una mancanza di rispetto, un tradimento, un’offesa e altro? Solo che rivolgerci con tali sentimenti verso gli altri o verso noi stessi non ci porta a quello che più desideriamo: vivere felici. Allora dobbiamo iniziare da noi, praticare la via della consapevolezza, la via dell’apertura col cuore, usando la paura per aprirci a nuove strade e per non farci dominare.

Claudia Mengoli – La versione più grande

Foto di Rony Michaud da Pixabay

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