Chi di noi non ha vissuto ingiustizie?!

Io stessa posso dire che non è facile perdonare il proprio aguzzino o chi ci ha fatto un torto, appositamente e non. Dipende dalla gravità, da come riteniamo grave il fatto. Ma se c’è una cosa che ho capito è che non bisogna serbare rabbia, risentimenti e rancori se ci è stato fatto un torto. Questi possono manifestarsi per proiezione su altre persone e perfino sui figli e alimentare negativamente la fiducia nel mondo. Quindi, a che serve?

Mi sono ritrovata con una delle mie consultanti che è venuta afflitta da me per sapere cosa fare con l’uomo che ha tradito la sua fiducia.

Lui ha fatto sesso con una ragazza più giovane e “tentatrice”, una di quelle che si vedono nel reality televisivo: Temptation Island. Alcuni uomini diranno: “Chiamalo stupido!”, ma qui non stiamo parlando di conquiste o di trofei per esaltare il maschile, stiamo parlando di fiducia e di sentimenti! 

Non voglio mettere in discussione che l’uomo possa sentirsi rinvigorito con del buon sesso, ma tradire la fiducia del partner non fa male solo a lui, ma anche a colui che attua il tradimento.

Sento anche di aggiungere che farlo senza sentimenti, come sfogo, rischia di lasciare il vuoto e i sensi di colpa. Permettimi anche di aggiungere che so bene come certi uomini cerchino donne pronte a fare sesso libero e disinibito. Ciò non implica un impegno bensì un diversivo. Ma quando si è coinvolti in un rapporto dove lealtà e sincerità sono alla base, il tradimento rischia di mettere davvero in crisi le persone coinvolte.

Ritengo che sia stupido rischiare di mandare tutto in malora, solo per il bisogno maschile di sentirsi appagati sessualmente o per una mancata soddisfazione personale che si proietta sul partner.

Però agiamo per il 95% a livello inconscio. Quindi, spesso non c’entra la razionalità… Piuttosto si tratta solo di memorie che vengono attivate attraverso degli stimoli esterni e di agire senza coscienza. Magari c’era modo di fermarsi prima, ma la mente può far cadere in certe trappole.

Prendendo come esempio gli Arcani Maggiori dei Tarocchi di Marsiglia, per rappresentare il maschile e il femminile, ecco che troviamo il Matto, con il fardello in spalla e il cane fedele alle calcagna, mentre si lancia alla conquista del Mondo.

Il Mondo rivolge lo sguardo verso il Matto, sembra chiamarlo con tutte le sue forze. L’incontro fra questi due archetipi dà origine alla totalità dei Tarocchi. Il Matto è energia pura, obbedisce al richiamo del Mondo, e il Mondo, tranquillamente proteso, riceve attivamente l’energia del Matto. 

Mi sono chiesta cosa non stesse funzionando nella coppia, prima del “misfatto”.

Ho domandato alla consultante se provasse ancora attrazione per il partner o se ci fosse altro Mi sono domandata per quale ragione il compagno avesse girato le spalle per guardare altrove; cosa lo spaventava del mondo della sua compagna o a cosa stava resistendo per evitare di unirsi a lei fino in fondo?  Poi, sono seguite altre domande.

Ritengo di aver fatto abbastanza esperienza per dire che nessun evento capita per caso.

Ognuno di noi, da chi lo precede, riceve determinate memorie che richiedono di essere rielaborate. Così, quando capitano fatti del genere, in primis bisogna ammettere quello che si sente, anche se si tratta di rabbia, risentimento o altri sentimenti distruttivi. Non serve perdonare senza andare a fondo e divenire consapevoli della causa che ha portato fino a lì. Il rischio è di restare nel vecchio gioco di vittima e carnefice, e di continuare ad alimentare sentimenti distruttivi. Poi bisogna iniziare a comprendere che la responsabilità non è mai tutta da una parte e che l’accaduto può servire a liberarsi di ciò che prima limitava.

Tutti gli eventi che sono stati vissuti come ingiusti possono riproporsi per un riscatto. Soprattutto quelli che sono stati taciuti e sofferti da chi ci ha preceduto.

Vengono rivissuti inconsciamente per lealtà familiare, ma possono essere rielaborati o chiusi in modo differente da come è stato fatto. Si può riscrivere un nuovo copione da recitare nel teatrino della vita. Fa bene alla vittima e al carnefice, se vogliamo chiamarli così, poiché possono essere visti in modo differente i due personaggi. In fondo, si tratta di un uomo e di una donna che avevano bisogno di capire qualcosa di sé o cosa stesse segretamente boicottando il loro rapporto. C’è sempre la possibilità di trasformare le memorie che producono sofferenza, cambiando il modo di approcciarsi ad esse. C’è sempre più di un’opportunità che viene concessa per vivere ciò che desideriamo ma non sempre tutti sanno approfittarne. Di certo, in casi come questi, è sicuramene consigliato l’aiuto di un esperto.

Claudia Mengoli – Coach & Healing

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