Tanti anni fa, non sapevo ancora la differenza che vi è tra resistenza e resilienza. Poi, in diverse occasioni, capitò di sentirmi chiamare più volte Highlander da uno dei miei clienti. Aveva ormai notato come non mi arrendessi facilmente davanti al primo ostacolo ma, anzi, come cercassi sempre di superarlo con molta tenacia e integrità. Provava ammirazione per me, poiché dimostravo una certa forza. In quel momento stavo resistendo a una situazione difficile nel mio ambiente di lavoro. Poi, facevo sempre in modo di accontentarlo quando aveva bisogno di un ricambio o di una macchina che non erano pronti in magazzino.

Cos’è la resistenza?

Se si parla di Resistenza viene subito da pensare al movimento di lotta popolare, politica e militare che si determinò durante la Seconda guerra mondiale (1939-45). In genere si resiste a un invasore o a qualcuno che attacca, cercando di resistergli fisicamente e psicologicamente. Lo si fa per necessità e per sopravvivenza. Poi ci si abitua a lottare e a resistere anche a situazioni che richiederebbero più apertura.

Resistere conduce a un comportamento di chiusura e diffidenza verso il genere umano, che non sempre si dimostra accogliente o degno di fiducia. Mentre si prova sofferenza nel sentirsi osteggiati e attaccati ingiustamente.

Cos’è la resilienza?

Il termine arriva dalla fisica e indica la proprietà di alcuni metalli di ritornare alla forma iniziale. Mentre a livello psicologico indica la capacità di alcune persone di reagire positivamente alle avversità, accettando anche le situazioni sfavorevoli. Mai abbattersi! Però è necessario avere maggiore flessibilità e la capacità di adattarsi alle situazioni e alla persone che si hanno di fronte.

Qual’è la differenza tra resistenza e resilienza?

Colui che è resistente ha la capacità di opporsi con ogni mezzo a forze particolarmente negative o a ciò che reputa negativo o contrario ai propri valori. Allo stesso tempo potrebbe esserci rigidità di pensiero. Mentre colui che è resiliente possiede una grande forza interiore che gli permette di rialzarsi sempre, nonostante le batoste. Ha più flessibilità mentale e malleabilità nel comportamento, non resta fermo sulle proprie convinzioni, bensì è disposto a comprendere le ragioni dell’altro senza rinunciare ai propri valori.

Chi è l’Highlander?

Anni fa c’era una serie Tv che si chiamava Highlander e a tutti è rimasto impresso il protagonista: l’immortale Duncan McLeod, costretto a stare nel gioco dell’eterna lotta contro gli altri immortali per ottenere la sua ricompensa. Affiancato e circondato da nemici, Duncan cercava di restare in vita fino allo scontro finale, quando ne sarebbe rimasto uno solo.

Pure io riuscii a disfarmi dei miei nemici… Uno se ne andò, mentre quell’altro divenne il nulla senza il primo. Poi, dopo aver superato quella sfida, decisi di fare altro nella mia vita e mi licenziai da quel posto di lavoro. Ero pronta per la mia trasformazione.

Claudia Mengoli – Coach & Healing – La mia trasformazione!

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