Quante volte hai pensato di non servire, oppure hai creduto che la tua opera non fosse servita a nulla? Tutto serve, pure tu se esisti…Se tu non servissi, pure le stesse potrebbero non servire. Inizia a pensare che sei parte dell’universo e che contribuisci a tutto quello che c’è. Non sentirti piccolo e insignificante, ma senti la grandezza in te. A volte trascuriamo i particolari, ma spesso sono questi che ci permettono di trovare una soluzione, di verificare la qualità di una determinata persona, cosa o esperienza. Non sempre riusciamo a vedere le cose come stanno davvero, poiché tutto dipende dai nostri personali punti di vista.

Grazie alla meditazione possiamo diventare più consapevoli di noi e della realtà che ci circonda.

La realtà esterna che percepiamo deriva da nostre rappresentazioni interne: immagini o filmati che conserviamo nella nostra mente inconscia, una specie di data base dove sono conservati i programmi che abbiamo creato con le esperienze vissute, secondo come sono state elaborate. Secondo quei programmi che sono archiviati dentro di noi, vediamo e viviamo una particolare realtà. Facendo pratica della meditazione possiamo aprirci a una consapevolezza nuova di noi e del mondo esterno a noi.

Da studi scientifici è stato appurato che pensiamo e agiamo per il 90% con programmi e automatismi inconsci.

Programmi e automatismi servono per evitare di imparare tutti i giorni le stesse cose. Una volta che abbiamo imparato ad andare in auto, ad esempio, non dobbiamo più ripetere lo studio teorico e pratico, oltre l’esame e ciò ci avvantaggia. Vi sono però dei programmi o convinzioni che sono distruttivi e di cui dobbiamo divenire consci per trasformarli in altro. Con le meditazioni guidate e creative, possiamo agire sulla mente attraverso lo stato Alpha oppure Theta, dove è possibile apportare modifiche ai programmi. Vi può dunque essere una riprogrammazione.

Puoi volere una cosa, ma allo stesso tempo potresti boicottarti.

Potremmo desiderare una relazione di coppia e, nel contempo, pensare e avere comportamenti tali da rifuggirla. Faccio un esempio: ci sono donne che vorrebbero un partner che stesse accanto a loro ma, per esperienze pregresse, dove si sono sentite maltrattate, poco amate e non felici, potrebbero attrarre partner che, come loro, non vogliono davvero impegnarsi fino in fondo. Così, se da un lato soffrono perché non stanno vivendo ciò che desiderano tanto, dall’altro attuano un meccanismo inconscio che vuole solo tenerle lontano da ciò che potrebbe portare nuovamente in uno stato di sofferenza. Si può ben capire che ciò non preserva, effettivamente, dal non provare delusioni e dolore, poiché alla fine non si ottiene ciò che si vuole.

Il mondo esterno appare secondo quello che abbiamo appreso nel passato, dalla famiglia, da passate vite.

Non hai mai praticato la meditazione o fatto un lavoro introspettivo per conoscerti a fondo? Ebbene, sappi che puoi cambiare solo se cambi comportamento, se inizi a fare quello che non hai mai fatto, se diventi consapevole di te e di certi meccanismi che attui inconsapevolmente. Puoi imparare a gestire la tua parte emotiva, anziché farti dominare da lei. Non occorrerà più che tu sia distaccato dall’altro per poter gestire le tue emozioni, senza avere un coinvolgimento intimo ed empatico, che è poi quello che ti fa sentire più coinvolto. Piuttosto, imparerai a osservare con maggior distacco ciò che accade. In tal modo non sarai più influenzato dai tuoi punti di vista, dalla tua personale esperienza e avrai maggiori possibilità di cogliere una verità più estesa, oltre te stesso.

Siamo più del nostro corpo, siamo un’anima.

La foto che ho allegato a questo articolo l’ho fatta in uno dei miei viaggi, a Miami. Solo dopo essermi seduta su quel sasso che s’intravede in basso dell’immagine, ho letto su un cartello che in quella zona aveva vissuto un’antica civiltà indiana, i Tequesta. Ero stata attratta da quel posto. Molti anni fa, durante un esercizio chiamato “Soul Gazing” (sguardo all’anima), durante un seminario condotto da Brian Weiss, noto psichiatra americano, mi capita di sentirmi dire che ero apparsa con connotati di un’indiana. Magari avevo proprio vissuto in quel luogo che oggi è chiamato Miami..

Sono fermamente convinta che tutto abbia un senso nella nostra vita, solo che a volte non lo capiamo, lo fraintendiamo o lo reprimiamo.

Vi è mai capitato di litigare con qualcuno o di separarvi da questo senza capire bene per quale motivo sia successo? Spesso capita di evitare un confronto sano. Oppure, si preferisce reprimere o credere che andrà comunque avanti ciò che non si è avuto il coraggio di affrontare e cambiare. Solo che quello che non vogliamo affrontare oggi, poi torna. Tutto serve, ed è solo quando vogliamo restare nei nostri singolari e radicati punti di vista che non riusciamo a capire il verso senso di ciò che sta accadendo o è capitato. Tutto ciò che ci capita nella vita ha un senso e spesso ciò che giunge è anche per comprovare i nostri punti di vista, ma vi è altro che viene dalla nostra anima.

Claudia Mengoli

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