Ci vuole dedizione, costanza e cura per coltivare i talenti e svilupparli. Ciò significa nutrirli con l’essenziale e permettere al nostro seme-essenza di svilupparsi naturalmente, col giusto riconoscimento. Il bocciolo su un roseto diventa un rosa, la ghianda diventa una quercia, il bruco esce dal suo bozzolo trasformandosi in farfalla. Pure noi ci sviluppiamo secondo quanto sta nel seme e l’ambiente in cui cresciamo.

Fin da quando ci troviamo nella pancia di nostra madre, assimiliamo informazioni che ci saranno utili per sbocciare secondo lo scopo per cui siamo in vita, e lo facciamo fino a una certa età. Non percepiamo solamente i pensieri e le emozioni di nostra madre ma anche di nostro padre o di chi ci sta attorno. Apprendiamo come spugne dai nostri genitori e familiari e avanziamo superando una serie di stadi di crescita che si susseguono. Sperimentiamo l’auto-affermazione e la socializzazione quando arriva il momento di avventurarci nel mondo esterno per scoprirlo. Ci mettiamo a confronto con gli altri e verifichiamo le nostre qualità intrinseche, che possono essere qualità già espresse dai genitori ma anche represse o negate per qualche motivo.

L’ambiente dove cresciamo è molto importante, come lo è per una pianta. Può essere ospitale e accogliente, oppure impervio, arido o ostile. Nel primo caso possiamo crescere con spontaneità e facilità. Ma quando ci dobbiamo adeguare all’ambiente, senza riuscire a esprimerci come vorremmo, allora soffriamo. Ci si sforza, ci si fa andare bene anche quello che crea fastidio o è diverso… Ma non è del tutto sbagliato crescere in questo modo. Può servire allo scopo che abbiamo. A volte, vivere accanto a persone che non riescono a comprenderci o hanno una natura differente, può servire per aumentare la resilienza o altre risorse. Può fornire maggiore forza oppure rendere più titubanti, soprattutto quando si vogliono raggiungere obiettivi importanti. Dipende da come è stata vissuta l’esperienza. Tutto quello che ci giunge può arricchirci o farci sentire indeboliti, dipende dalle memorie e da come reagiamo alle prove. Ad ogni modo sperimentiamo non solo per la nostra personale evoluzione, ma anche per quella della specie.

Se da bambini avremmo voluto suonare pianoforte e non ci è stata data questa possibilità, da grandi potremo sminuire o proiettare quel desiderio su altro o altri. Ci sono anche genitori che dirigono il figlio a esercitare le loro passioni senza considerare le inclinazioni o le predisposizione del bambino o del ragazzo. Potremmo aver appreso a negare parti di noi per non scontentare chi ci era accanto, anziché coltivare i nostri talenti. Da adulti potremmo essere in attesa di ricevere apprezzamenti riguardo le qualità che sentiamo di avere, ma che non ci riconosciamo del tutto perché sono rimaste bloccate. Per cui, se qualcuno ce le riconosce, potremmo anche intimidirci e sminuire gli apprezzamenti. 

Tutti noi possediamo delle qualità e uno specifico talento che possono essere sviluppati, ma non tutti sono facilitati a farlo emergere. Alcuni riscoprono parti di sé solo da adulti e iniziano a coltivare un particolare talento a una certa età. Va benissimo! Quando siamo in linea con noi stessi ed esprimiamo le nostre migliori qualità, oppure un talento particolare, possiamo dirci grati e beati. Pure altri campi dell’esistenza ne traggono beneficio.

Un seme non può crescere bene in situazioni ostili o avverse alla sua natura, ma può farcela! Quindi, potremmo ritrovarci in condizioni che non facilitano l’espressione dei talenti o delle nostre qualità, ma possiamo aprirci a nuove possibilità, liberandoci da paure e pregiudizi. Ovviamente, se siamo abituati a reprimere le nostre qualità e vi è un certo disconoscimento, è normale ritrovarsi in ambienti che lo rispecchiano. Possono insorgere problemi di salute o forti stress quando si tengono bloccate delle parti di sé. Se non assecondiamo la nostra vera natura e non agiamo per piacere, avvertendo gratificazione nel corpo, è più facile che ci sentiamo demotivati, stanchi e tristi. Seppur a volte facciamo finta che questi segnali non esistano.

Ogni azione che non verte al nutrimento o allo sviluppo delle nostre qualità, che è contraria alla cura del nostro talento, è negativa. Puoi accorgertene dai risultati, dagli stati d’umore e da quello che ti capita nell’esistenza. Non è mai troppo tardi per avere un approccio differente e vivere la vita come la vorresti! Non è mai inutile correggere eventuali comportamenti quando comprendi che ti causano solo fastidi e problemi! La vita è più semplice di quanto pensi! Ciò che serve è rispettare la propria natura.

Claudia Mengoli – Crescita personale e benessere – LA VERSIONE PIU’ GRANDE

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